Gli auguri hanno da lungo tempo perso il senso cerimoniale a cui erano collegati e le feste hanno perso il significato di accoglienza presso il proprio focolare (festa viene dal sanscrito vastya che significa, appunto, focolare). Ormai i primi si sono ridotti ad un duello verbale (non fosse mai che uno si permetta di dirmi “tanti auguri” senza che io contraccambi immediatamente gareggiando in iperboli, tanto le parole non costano nulla), le seconde si sono ridotte a mangiate pantagrueliche basate su menu imposti dalle convenzioni sociali. Continua a leggere
Quali auguri per quali feste
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