L’ evoluzione tecnologica e quella della civiltà umana non vanno affatto alla stessa velocità, purtroppo.
Abbiamo strumenti sempre più sofisticati, possiamo distruggere l’intero pianeta da un momento all’altro con gli ordigni nucleari, modifichiamo la genetica degli essere viventi, possiamo fare delle cose che, nei tempi antichi, si pensava che fossero monopolio degli Dei.
Eppure non siamo ancora in grado di avere buoni rapporti con i nostri vicini, la schiavitù è presente quasi dappertutto, un sacco di nazioni sono in guerra civile (che poi è una guerra e basta, nonostante l’ipocrita definizione), il mondo è sempre diviso in sfruttatori e sfruttati, sopraffattori e sopraffatti, mentiamo l’uno all’altro per il più piccolo vantaggio personale, facciamo scelte letali per il pianeta intero, stiamo distruggendo la natura e avvelenando noi stessi, facendo finta che non sia vero, cosa che è una ulteriore aggravante, perché mentiamo consapevolmente a noi stessi.
Ma non sappiamo neppure gestire il nostro tempo, i rapporti con i nostri famigliari, l’educazione dei nostri figli, non sappiamo sopportare neppure piccole frustrazioni, non sappiamo nemmeno apprendere dai nostri errori e, quindi, continuiamo a perpetuarli all’infinito.
Insomma, siamo una civiltà ancora troppo legata psicologicamente e socialmente al mondo animale per potere gestire delle tecnologie elevate.
Perfino i dibattiti, quando nuove scoperte scientifiche creano dei nuovi problemi etici, sono di uno squallore e di una stupidità impressionante.
Siamo dei bambini capricciosi con in mano l’atomica, l’ingegneria genetica e molto altro: per un piccolo dispettuccio o per trarre profitti personali siamo disposti a distruggere tutto ciò che si può distruggere.
L’intelligenza umana si è sviluppata in una sola direzione, quella di affinare la produzione di strumenti materiali, cose che sono fuori di noi, e null’altro. Un Platone o un Socrate ci riderebbero in faccia se esaminassero che progressi interiori ed intellettivi ha fatto l’umanità in così tanti secoli: assolutamente nessuno, nemmeno una traccia, solo infinite chiacchiere inutili.
Insomma, senza sviluppare una intelligenza del cuore e retti rapporti umani, saremo solo dei mammiferi con l’atomica in mano, niente di più, pronti a scannarci e a sbranarci perché pensiamo che qualcuno ci abbia guardato male.
Insomma, quando gli sviluppi tecnologici non sono il frutto dello sviluppo di una intelligenza etica, la catastrofe è in agguato.
Lo sviluppo interiore deve precedere quello esteriore, altrimenti l’enorme incalcolabile divario tra i due distruggerà perfino lo stesso sviluppo tecnologico e materiale.
Einstein diceva “non so con qualiarmi si combatterà la terza guerra mondiale, ma so benissimo con quali si combatterà la quarta: pietre e bastoni”.