Diario dall’India: 24 gennaio 20

Festa di Sarasvati

Sarasvati è la dea Indù della Cultura, delle Scienze, delle Arti e dell’Educazione. La sua festa è molto sentita, la sua statua è presente in molti posti, è considerata una dea di grande importanza.

In suo onore vengono erette delle capanne dove viene posta all’interno la statua della divinità e a questa vengono fatte offerte di cibo e vengono bruciati incensi e altri profumi.

 

Dopo la cerimonia in onore di Sarasvati in cui mi è stata posta la TIKKA sulla fronte (mannaggia che puzza...) sono diventato S. Ilario della Risata. Seguirà copiosa produzione di santini

Dopo la cerimonia in onore di Sarasvati in cui mi è stata posta la TIKKA sulla fronte (mannaggia che puzza…) sono diventato S. Ilario della Risata. Seguirà copiosa produzione di santini.

Passeggiata sulla collina

Quando qui nell’Himalaya parliamo di colline parliamo di altezze tra i 1100 e i 1500 metri. Ma tutti le chiamano “Himalayan Hills”. Buon per loro.

Siamo stati in giro accompagnati dal nostro anfitrione Divia (abbreviazione di Diviananda) vicedirettore del Gandhi Ashram. Visto che lui nella zona conosce proprio tutti ci ha fatti entrare nelle case di molti contadini di cui abbiamo ammirato la squisita ospitalità.

 

La nuova sede del Gandhi Ashram

La sede della scuola dove stiamo facendo lezione è sempre più inagibile. E’ stata anneggiata dal terremoto di 4 anni fa (qui i terremoti sono di casa) e non è consigliabile restaurare lo stesso edificio perché costruito su un pendio soggetto a facili smottamenti, per cui c’è il pericolo che prima o poi la scuola cada giù per la vallata.

Pertanto, grazie ad una raccolta di fondi in Germania, si sta costruendo la nuova sede che, oltre ad essere antisismica, è poggiata su un terreno totalmente stabile.

Nel pomeriggio abbiamo avuto una esperienza illuminante: siamo saliti su di un autobus indiano. E’ un autobus gremito con la tecnica delle sardine, ma finché non l’hai provato una volta nella vita non puoi immaginare la pressione, gli spintoni, gli odori, le urla. Esperienza comunque da fare. Non certo da ripetere…

 

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