Festa di Sarasvati
Sarasvati è la dea Indù della Cultura, delle Scienze, delle Arti e dell’Educazione. La sua festa è molto sentita, la sua statua è presente in molti posti, è considerata una dea di grande importanza.
In suo onore vengono erette delle capanne dove viene posta all’interno la statua della divinità e a questa vengono fatte offerte di cibo e vengono bruciati incensi e altri profumi.
- Niccolò beato fra le fanciulle che hanno organizzato la cerimonia
- La capanna, posta sulla strada principale, che ospita la cerimonia
- La statua di Sarasvati con le offerte

Dopo la cerimonia in onore di Sarasvati in cui mi è stata posta la TIKKA sulla fronte (mannaggia che puzza…) sono diventato S. Ilario della Risata. Seguirà copiosa produzione di santini.
Passeggiata sulla collina
Quando qui nell’Himalaya parliamo di colline parliamo di altezze tra i 1100 e i 1500 metri. Ma tutti le chiamano “Himalayan Hills”. Buon per loro.
Siamo stati in giro accompagnati dal nostro anfitrione Divia (abbreviazione di Diviananda) vicedirettore del Gandhi Ashram. Visto che lui nella zona conosce proprio tutti ci ha fatti entrare nelle case di molti contadini di cui abbiamo ammirato la squisita ospitalità.
- Si comincia la passeggiata
- Qui la natura è estremamente lussureggiante,- si riconoscono le banane che pendono dall’albero
- Albero di papaya con i frutti appesi
- Le coltivazioni terrazzate
- Questi ponticelli sospesi ve li raccomando (però li ho attraversati!)
- In questo ponte metà delle assi è rotta – la gioia sta nello scoprire quelle sane
- Non ci crederete: è un laghetto per l’allevamento dei pesci
- Villaggio contadino
- Ecco come fanno qui una stalla
- Questa è una antichissima forma di “cucina economica”
- La cucina in una casa di contadini
- Un aratro
- Pianta del Curry (che è un miscuglio, ma deve contenere almeno questa pianta)
- Canapa indiana – ovvero marijuana
- Pianta del Cardamomo
- Papaie sull’albero
- Banane sull’albero
La nuova sede del Gandhi Ashram
La sede della scuola dove stiamo facendo lezione è sempre più inagibile. E’ stata anneggiata dal terremoto di 4 anni fa (qui i terremoti sono di casa) e non è consigliabile restaurare lo stesso edificio perché costruito su un pendio soggetto a facili smottamenti, per cui c’è il pericolo che prima o poi la scuola cada giù per la vallata.
Pertanto, grazie ad una raccolta di fondi in Germania, si sta costruendo la nuova sede che, oltre ad essere antisismica, è poggiata su un terreno totalmente stabile.
- Lavori in corso
- Guardate l’operaio che lavora sotto la grondaia…
- Uno dei padiglioni d’accesso
- Il meraviglioso panorama che si vede dal piazzale antistante
- Foto di gruppo
- Foto di gruppo con un contadino che ci ha invitato a vedere la sua casa
- Panorama sulle montagne del Sikkim: un antico regno che confina con questa zona
Nel pomeriggio abbiamo avuto una esperienza illuminante: siamo saliti su di un autobus indiano. E’ un autobus gremito con la tecnica delle sardine, ma finché non l’hai provato una volta nella vita non puoi immaginare la pressione, gli spintoni, gli odori, le urla. Esperienza comunque da fare. Non certo da ripetere…