Gli auguri hanno da lungo tempo perso il senso cerimoniale a cui erano collegati e le feste hanno perso il significato di accoglienza presso il proprio focolare (festa viene dal sanscrito vastya che significa, appunto, focolare). Ormai i primi si sono ridotti ad un duello verbale (non fosse mai che uno si permetta di dirmi “tanti auguri” senza che io contraccambi immediatamente gareggiando in iperboli, tanto le parole non costano nulla), le seconde si sono ridotte a mangiate pantagrueliche basate su menu imposti dalle convenzioni sociali. Continua a leggere
Archivi autore: Andrea Landriscina
Nessuno ha mai smentito
Ed è per questo che mi diverto ad osservare come funziona il meccanismo di costruzione delle bufale: sfruttano una costellazione di meccanismi molto precisi, chiamati fallacie logiche.
Voglio qui esaminare una fallacia molto comune e ricorrente, che viene utilizzata a man bassa per asseverare assurdità perverse.
La possiamo chiamare nemo contradixit, una fallacia in cui si giustifica un’affermazione per mancanza di smentite ufficiali, ed è variante della celebre fallacia ad ignorantiam, in cui si giustifica la propria tesi con la mancanza di prove del suo contrario. Continua a leggere
Expo 2015, perché sì
In epoca in cui si gareggia alle olimpiadi del disfattismo, ci si abitua, e spesso si considera un vanto, l’autolesionismo del buttar via il bambino con l’acqua sporca.
Se chi costruisce ferrovie è corrotto tutti gridano a gran voce di smettere di costruire ferrovie, se l’ospedale è disorganizzato tutti ne chiedono la chiusura, senza mai avere dubbi che forse sarebbe meglio lottare contro la corruzione e cercare di far funzionare le strutture piuttosto che privare i cittadini di servizi utili o indispensabili. Continua a leggere
Diario dall’India: 5 febbraio 2015
I momo
Io e Niccolò continuiamo ad avere una grande passione per i Momo, i ravioli nepalesi che da queste parti sono il piatto tipico.
Pertanto, oltre che chiederli ripetutamente a Suman, abbiamo pure provato a farci insegnare come si fanno da una ragazza che cucina al Gandhi Ashram.