Diario dall’India – 14 febbraio

Giornata di saluti

Oggi è una giornata piena di… lucciconi agli occhi: il corso è finito ieri e questa mattina facciamo il saggio interno degli allievi, alla presenza di tutti gli studenti e di qualche famigliare (pochi, la maggior parte dei ragazzi del Gandhi Ashram sono senza genitori).

Tutti commossi, grandi scambi di indirizzi, email e numeri di telefono, promesse, abbracci e baci, ma gli studenti ci dicono che alle ore 15 hanno organizzato una festa in nostro onore.

Terminato il saggio ci siamo disposti in diversi gruppetti per avere un feedback sul corso.

Dopo pranzo è incominciata la:

Festa in nostro onore

Debbo dire che il calore degli studenti indiani è stato inimmaginabile, ci hanno fatto doni, consegnato un grande biglietto con una frase scritta da ciascuno e poi è cominciato lo spettacolo, con canzoni e danze tutte per noi.

 

Diario dall’India – 12 febbraio 2015

Anniversario Elena Roerich

Oggi a Crookety House è un giorno di festa, in quanto ricorre il 136° anniversario della nascita di Elena Roerich (1879 – 1955), la madre dell’Agni Yoga, che qui è la padrona di casa perché ha vissuto a Crookety House gli ultimi sei anni della sua vita..

Elena Roerich, la madre dell’Agni Yoga

La mattina sono andato regolarmente al Gandhi Ashram a fare lezione, mentre Ursula andava con un gruppo di amici in cima alla collina, sotto il tempio tibetano allo Stupa che ne contiene le ceneri (ne ho già parlato in questo blog).

Per il pomeriggio, invece, abbiamo organizzato una festa in suo onore, invitando amici vari e persone del Gandhi Ashram. Niccolò ha suonato dei brani al pianoforte, Padre Dyvia ha letto in apertura e in chiusura due passi del Vangelo dedicati alla luce (tema scelto per il lavoro di quest’anno) e al fuoco (oggetto dell’Agni Yoga, che significa Yoga del Fuoco), in mezzo abbiamo letto diversi Sutra dell’Agni Yoga. Abbiamo fatto tutte le letture in numerose lingue, come abitudine a Crookety (erano presenti le lingue italiana, inglese, tedesca, francese e perfino nepali) e per ogni lettura abbiamo fatto una breve condivisione.

Per cena ho preparato la bellezza di otto teglie di pizza che mi hanno dato da penare perché durante la cottura è saltata la corrente elettrica per un certo periodo e questo ha compromesso la cena. La pizza, comunque, è sempre un cibo apprezzatissimo e provoca gioia da parte di tutti.

Infine nel pomeriggio e sera abbiamo avuto un violento nubifragio, cosa che non avevamo ancora mai visto a Kalimpong.

Diario dall’India: 11 febbraio 2015

Scuola di musica tibetana

Oggi siamo andati a visitare un altro centro tibetano, che ospita una scuola di musica.

Qui viene coltivata la musica potremmo dire profana, non quella per la liturgia che viene insegnata solo nelle lamaserie, e l’incontro con il titolare della scuola è stato molto illuminante. La qualità di questa scuola è altissima, il docente che abbiamo conosciuto è di prima grandezza e rappresenta il musicista di livello artistico più elevato che abbiamo conosciuto qui nella regione Himalayana.

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Il sottoscritto alle prese con la cetra tibetana sotto lo sguardo rassegnato del titolare della scuola di musica

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Scuola tibetana: sono rimasto a lungo a contemplare la bellezza della scrittura, pur non capendo assolutamente nulla

 

 

Diario dall’India: 10 febbraio 2015

Visita al lama

Visto che tra i miei studenti c’è un tibetano purosangue, mi sono molto adoperato perché lui ci mettesse in contatto con i musicisti tibetani.

Il primo incontro che mi ha fatto fare è stato con un giovane lama che si occupa di musica, al quale ho fatto un po’ di domande. Questo lama risiede in una grande lamaseria – l’architettura è completamente occidentale – della quale il titolare è un celeberrimo lama, sul quale è stato fatto pure un film, 17a incarnazione del Karmapa (o “Signore dell’attività buddhistica”).

Questo Lama si chiama Trinley Thaye Dorje, è la terza autorità religiosa del mondo tibetano (dopo il Dalai Lama e il Panchen Lama) e la sua nomina è oggetto di una controversia.

Terminata la visita alla lamaseria, sono andato dal sarto… per farmi fare un panciotto.